Vincenti e perdenti

Credo che le risposte a queste domande si possano trovare osservando attentamente la vita di alcune persone che hanno cambiato la storia nel loro ambito di appartenenza. Mi riferisco a geni creativi come Matt Groening, Elon Musk, Federico Fellini, Stan Lee, e tante altre persone di cui abbiamo trattato nel nostro blog…e non solo!
Cosa hanno fatto di così innovativo?
Proviamo a spostare il significato del termine vincente verso un’altra direzione: anziché definire il vincente come una persona che primeggia, domina, eccelle nei confronti degli altri (perdenti), osserviamolo dal punto di vista individuale, interiore.
Ogni persona nasce come qualcosa di nuovo, qualcosa di mai esistito prima. Ognuno di noi ha un proprio modo di pensare, agire, vedere le cose. Come suggerisce Muriel James, vincente è la persona che sa essere davvero autentica.
Durante il nostro processo creativo, quando siamo in contatto con noi stessi, stiamo appunto creando qualcosa di davvero originale, irripetibile. Dunque siamo vincenti quando sentiamo di essere persone uniche, sia come individui che come parte della società.
Autonomia, indipendenza e autenticità sono i caratteri essenziali di una persona vincente, che si assume le proprie responsabilità, non simula nè manipola gli altri, vive costantemente nel presente, nel qui e ora, che fallisce, ma imparando la lezione, ci crede e va avanti.
Quanti razzi ha fatto esplodere Elon Musk nella corsa allo spazio prima di fondare Tesla?
E ancora… com’è stata l’accoglienza dei produttori di Star Wars prima che il film di George Lucas venisse proiettato nelle sale? A proposito… Che la forza sia con voi!
Chiaramente non siamo sempre dei vincenti, credo che esistano molti gradini prima di raggiungere la vittoria o la sconfitta.
Siamo perdenti quando non investiamo sulla nostra autenticità.
Esistono anche alcuni ostacoli all’autonomia e all’autorealizzazione che si presentano soprattutto durante l’infanzia:
- eventi traumatici
- cure fisiche inadeguate
- malattie
- delusioni
- scarsa nutrizione
- rapporti anaffettivi
Spesso risulta facile scivolare in questo atteggiamento, soprattutto quando non viviamo pienamente il presente: recriminiamo il passato o ci illudiamo di qualche ipotetico futuro.
“Se soltanto facessi un lavoro diverso…”
“Quando arriverà la donna ideale…”
“Cosa mi succederà se farò un errore…”
Forse i confini tra vincente e perdente non sono così netti, e credo che non sia giusto giudicare o colpevolizzare un atteggiamento perdente. Il fallimento è un tema che può ricorrere spesso nella nostra vita e molto probabilmente non potremmo mai essere vincenti se non abbiamo perso almeno una volta.
Anzi… mi piace pensare che il fallimento possa essere il trampolino di lancio per trovare la nostra autenticità.
“Dentro ciascuno di noi c’è un solo vero autentico swing, una cosa con cui siamo nati, una cosa che è nostra e nostra soltanto, una cosa che non ti può essere insegnata e non si impara, una cosa che va ricordata sempre e col tempo il mondo può rubarci quel nostro swing che può finire sepolto dentro di noi sotto a tutti i nostri avrei voluto e potuto e dovuto… c’è perfino chi si dimentica com’era il suo swing. Sì, c’è perfino chi se lo dimentica com’era.”
La leggenda di Bagger Vance
