Dopo oltre 20 anni, Chris Martin, Will Champion, Guy Berryman e Jonny Buckland si ritrovano a voltarsi indietro e guardare il loro passato con serena nostalgia: cosa sarebbe successo se i Coldplay non si fossero conosciuti al college?
Per Chris, cantante e frontman dei Coldplay, era tutto più semplice: sin da piccolo capì che voleva fare il musicista. Eppure molti dei suoi coetanei provarono a demoralizzarlo: “È più probabile che tu riesca a resuscitare i dinosauri piuttosto che diventare un musicista!”
Furono i genitori ad incoraggiarlo, ma non con parole motivanti, ma con il loro esempio: Chris vedeva nei loro volti l’insoddisfazione per non aver rincorso i loro sogni. Fu questa la fiamma che diede vita alla scintilla di Chris Martin e molti anni più tardi ai contenuti del settimo disco dei Coldplay “A Head Full of Dreams”.
Una band dalle umili origini, nata all’interno della University College di Londra. Presero il nome in dono da una band di apertura che scartò il nome Coldplay poiché eccessivamente difficile da pronunciare. Così Chris e gli altri membri, in costantemente ricerca del nome definitivo, abbandonarono definitivamente il nome Starfish a favore di Coldplay. Ed ora i fan ringraziano.
“Il problema del successo graduale, è che non ti rendi conto di dove sei arrivato: si prova un senso di vertigine terribile quando provi a guardarti indietro. Un giorno ti trovi ad esibirti in un locale di Camden, dopo qualche anno sei circondato da migliaia di persone all’interno di uno stadio“. Dopo aver firmato il primo contratto discografico, i Coldplay capirono immediatamente che la loro passione per la musica sarebbe diventata una professione a tutti gli effetti.
Il produttore di allora era molto pretenzioso sulla qualità tecnica dei singoli membri. Fu così che i Coldplay si ritrovarono costretti ad allontanare dalla band il batterista Will Champion per incapacità tecniche: di fatto era un batterista improvvisato e negli anni i Coldplay ci avevano sempre scherzato sopra. Ma stavolta non c’era più nulla da ridere.
Dopo diverse audizioni per trovare il nuovo batterista, Chris si pentì del suo gesto: i Coldplay sono una grande famiglia, di musicisti e di amici: il loro cammino verso un sogno oramai raggiunto doveva essere intrapreso e completato insieme. Will Champion tornò in studio per incidere il disco e da allora la band rimase sempre più coesa e invincibile.
Si migliora tutti insieme. Sempre. Il tutto è maggiore della somma delle singole parti.
A tal proposito, vi lascio alle parole conclusive di Chris Martin al termine del tour A Head Full of Dreams:
Ringraziamo tutti voi che venite da tutto il mondo, che siete a casa o in viaggio per essere la parte migliore del nostro spettacolo e per mantenere le vostre e le nostre teste piene di sogni. Ci siamo dentro insieme. Siamo un’unica grande band. Tutto è possibile se non ti arrendi, e se credi nell’amore
Chris Martin
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