Guerra Russia-Ucraina: cosa direbbe Winston Churchill a Putin?

Il clima che si respira negli ultimi giorni in Europa e nel mondo è cupo e sta diventando sempre più tragico. La Russia sta invadendo l’Ucraina e minaccia tutti gli stati che cercheranno di ostacolarla. Il presidente russo Vladimir Putin ha intrapreso un’operazione militare in Ucraina per difendere i separatisti nell’est del Paese, ma si sta dimostrando solo un pretesto per un’invasione su larga scala.
Mai come ora la paura di un conflitto mondiale fa breccia nelle nostre vite. Gli eventi a cui stiamo assistendo ci rimandano al periodo più cupo della nostra storia.
“Sono le ore più oscure dalla Secondo Guerra Mondiale. Una potenza nucleare ha attaccato un Paese limitrofo e minaccia le Nazioni che vogliono andare in suo soccorso”.
Le parole di Borrell, commissario agli esteri dell’Unione Europa, rimandano al 18 Giugno 1940, dove nella House of Commons del parlamento di Londra, Churchill pronunciò il suo più importante discorso alla nazione.
Il celebre discorso del 18 Giugno 1940
Alle 15:49 del 18 Giugno 1940, nei giorni successivi alla sconfitta britannica a Dunkerque, Churchill diede inizio a uno dei discorsi più brillanti della Seconda Guerra Mondiale e della storia in generale.
Nel momento più difficile per il Regno Unito e per l’Europa, le parole di Churchill evocarono, non solamente la semplice sopravvivenza e la forza dell’identità nazionale, ma anche cause nobili, quali: libertà, civiltà cristiana e diritti delle nazioni.
Il Regno Unito stava combattendo per tutelare questi valori.
Ecco un estratto del discorso:
“La Battaglia d’Inghilterra sta per iniziare. Da questa battaglia dipende la sopravvivenza della civiltà cristiana. Da essa dipende la nostra vita britannica e la lunga continuità delle nostre istituzioni e del nostro Impero. Tutta la furia e la potenza del nemico devono presto essere rivolte a noi. Hitler sa che dovrà distruggerci su quest’isola o perdere la guerra. Se riusciamo a tenergli testa, tutta l’Europa potrà essere liberata e la vita del mondo potrà avanzare verso vasti altopiani illuminati dal sole. Ma se falliamo, allora il mondo intero, compreso tutto ciò che abbiamo conosciuto e a cui teniamo, sprofonderà nell’abisso di una nuova era oscura resa più sinistra, e forse più protratta, dalle luci della scienza perversa.“
Con Putin è tornata la paura, ma manca un Churchill
Il personaggio di Churchill era caratterizzato dalla sua particolare dialettica e abilità nella retorica, dai suoi straordinari interventi e dal famoso segno V della vittoria fatto con le dita. La sua tenacia e la sua schiettezza, possono essere presi come esempio dai principali esponenti dei paesi occidentali.
A mio avviso se Winston Churchill fosse ancora in vita, e fosse testimone dell’attuale invasione russa nei confronti dell’Ucraina, si scaglierebbe senza mezzi termini contro Putin.
Discuterebbe non solamente di sanzioni economiche bensì cercherebbe di parlare direttamente con il presidente russo per cercare di fermare i suoi interessi verso l’Ucraina, appellandosi ai principi più puri dell’animo umano.
Winston Churchill una volta disse che la Russia è “un indovinello avvolto in un mistero all’interno di un enigma“. La definizione ebbe molto successo e diffuse la convinzione che la Russia fosse un Paese indecifrabile, imprevedibile e minaccioso.
La guerra con l’Ucraina ha purtroppo confermato la sua visione, facendo sprofondare nuovamente il mondo nel caos.
Nell’ora più buia dell’Europa e del mondo, Churchill, grazie anche a un uso sapiente delle parole, riuscì a ispirare i popoli del mondo: mostrò loro la luce, il conforto, la speranza e la saggezza che condussero alla vittoria degli alleati.
Ci auguriamo che l’eco di Churchill sia talmente forte da continuare a ispirare i leader politici dei Paesi europei e a scongiurare una terza guerra mondiale.